Tratta, presentata la mappatura della prostituzione in strada

Mani di donna legate

Si sono incontrate a Roma e per tre giorni (fino a domani) hanno cercato di formarsi ancora su come fare accoglienza alle donne e ai minori vittime di tratta. Sono le religiose arrivate da ogni dove a Roma, nella sede dell’Usmi, per partecipare al convegno “Fare rete con la novità del Vangelo”, promosso dalla Rete anti-tratta in collaborazione con Caritas italiana a Roma.

La mappatura della prostituzione in strada


Tiziana Bianchini, responsabile dell’Area immigrazione e tratta degli esseri umani (Cooperativa Lotta contro l’emarginazione), ha reso noto oggi la mappatura nazionale della prostituzione in strada, intervento promosso dal numero verde antitratta, attraverso operatori, quasi sempre professionisti, che quotidianamente svolgono le azioni di contatto e di prossimità con vittime di prostituzione.

Sono state osservate in orario notturno 2.976 persone, lo 0,8% (24) appaiono minori. Il 79,4% (2362) delle presenze in strada è costituito da donne. Il 19,6% (584) delle presenze sono transessuali; gli uomini sono l’1% (30). In diurno sono state osservate 1210 presenze. L’90,8 % (1099) delle presenze è composto da donne. Le transessuali rappresentano l’8,5% (103). Irrilevante la presenza maschile.

Questo scenario pone delle sfide, secondo Bianchini: “Come riorganizzare il lavoro con le donne provenienti dall’Est Europa sia in strada che nell’indoor? Cosa succederà con le donne nigeriane richiedenti protezione internazionale che vengono rimandate in Italia in ottemperanza al regolamento di Dublino e con i dinieghi definitivi? Come porre una maggiore attenzione ai nuovi flussi e come cercare nuovi modelli e strumenti di comunicazione a partire dall’uso dei social.

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