Jane Alexander, altro che cinema: ecco cosa sognava di fare nella sua vita

Un sogno nel cassetto irrealizzato: Jane Alexander, nota attrice e modella, avrebbe voluto dedicarsi a tutt’altro in realtà.

Jane Alexander deve la sua notorietà alla serie televisiva italiana Elisa di Rivombrosa, la quale le consentì di affermarsi definitivamente nel panorama televisivo nazionale e soprattutto nell’immaginario collettivo. La sua interpretazione di Lucrezia Van Necker, l’antagonista dai capelli rosso fuoco e dalla mente subdola e pungente, rappresentò una perfetta contrapposizione alla performance di Vittoria Puccini nei panni della protagonista indiscussa.

Il sogno di Jane Alexander
Jane Alexander e il suo sogno nel cassetto – immezcla.it

Il ruolo, tuttavia, benché apparentemente disegnato per lei, ha prodotto un acceso dibattito all’interno della Casa del Grande Fratello. Tra le possibili attrici selezionate ai casting troviamo anche Beatrice Luzzi. Quest’ultima ha sostenuto pubblicamente che il ruolo di Lucrezia fosse praticamente suo e che il motivo per cui alla fine venne selezionata Jane Alexander sarebbe da attribuire al suo rapporto sentimentale con il produttore. L’attrice, di fatto, venne poi doppiata in italiano da una professionista e dunque percepita non in grado di interpretare correttamente il personaggio.

La partecipante del Grande Fratello ha espresso il suo pensiero, il quale si fonda su un concetto basilare: se ti doppiano, vuol dire che non sei poi così brava e dunque come hai ottenuto il ruolo? Le accuse, molto pesanti, di Beatrice Luzzi hanno raggiunto la destinataria, la quale è intervenuta su concessione di Alfonso Signorini per rispedire le illazioni alla mittente. Ad ogni modo, per quanto attualmente appassionata alla recitazione e quindi pronta a difendere la sua carriera, il sogno di Jane era un altro.

Jane Alexander e il suo sogno nel cassetto

Un’attrice affermata ed una modella molto richiesta. Jane Alexander viene riconosciuta nell’immaginario collettivo come una star del piccolo schermo, associata prevalentemente al ruolo di artista di scena. Tuttavia, il suo sogno toccava un campo affine, ma completamente diverso nella sua essenza. Un lavoro che tutto prevede fuorché il contatto diretto con il pubblico e l’esposizione della sua immagine, bensì un processo di introspezione da esaurire di fronte ad una scrivania.

Jane Alexander voleva fare la scrittrice. “Io sognavo di scrivere un libro…anzi cento!” – ha rivelato l’intramontabile Lucrezia Van Necker“Non ne ho il coraggio, forse mi spaventa così tanto proprio perché è il mio sogno da sempre” – ha infine concluso. Durante la pandemia ha pensato di scrivere qualcosa, senza tuttavia concretizzare il suo desiderio. “Certe volte, di fronte ad una cosa che vogliamo davvero, evitiamo di rischiare per non rovinarla. Del resto, se non diventa reale, non corre nessun rischio” – ha infine riflettuto.

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