Famosissimo volto della tv viene stroncato sul web per un motivo ben preciso: sui social partono gli insulti di tutti i tipi, i dettagli.
Una doverosa premessa in tutto questo va fatta: nel mondo della tv, ma non solo, ci sono tantissime persone che possono amare un personaggio ma, allo stesso tempo, ce ne possono essere altrettante che, per tantissimi motivi, non riescono ad entrare in sintonia né tanto meno in empatia con questo, ma ciò non significa nella maniera più assoluta che questo volto tv, a prescindere dal ruolo che svolga, sia negativo o non abbia talento. Semplicemente, ad una fetta di pubblico ciò che fai non piace, ma una cosa è certa: in un certo qual modo, sei arrivato.
Già, perchè, come dicono i grandi maestri, se si fa provare nel telespettatore un senso anche negativo, quantomeno si ha avuto il talento di provocare una reazione, un’emozione. L’arma peggiore, infatti, non è la rabbia o la delusione, ma la più totale indifferenza. Per questo motivo un volto della tv famosissimo, che è stata in Rai per davvero tantissimi anni mentre oggi è finita al Nove insieme al suo grande amico di sempre Fabio Fazio, ha subito parecchie critiche (tra le quali, però, non sono mancati anche tantissimi complimenti) per via di un suo monologo che non è stato praticamente apprezzato.
Avete capito di chi si tratta? Ecco cos’è successo.
Luciana Litizzetto attaccata dopo Che Tempo Che Fa: il motivo
Stiamo infatti parlando di Luciana Litizzetto, il “braccio destro” storico di Fabio Fazio a Che Tempo Che Fa sia sul Nove oggi sia su Rai Tre fino a poco tempo fa. La donna, infatti, sotto un post del canale ufficiale del programma, che per giunta non aveva assolutamente nulla a che fare con lei, è stata criticata e definita, tra le tante cose, “inguardabile”, in riferimento al suo monologo che non sembra avere effettivamente scaldato i cuori di una fetta di pubblico.
Dall’altra parte, però, ce ne sono davvero tantissimi che hanno apprezzato quanto ha detto, ma come spesso accade ci si “focalizza” maggiormente sul negativo.
