Elettrodomestici in stand-by, hai idea di quanto costa la lucina rossa accesa? Da ora in poi staccherai tutte le spine

Sarai sorpreso di scoprire quanto consuma la semplice lucina rossa dello stand-by che rimane sempre accesa negli elettrodomestici di casa. 

Lucina rossa, quanto ci costi! Forse non tutti sanno che i nostri elettrodomestici consumano energia anche quando sono in stand-by. E non poco, particolare non indifferente in un momento di rincari generalizzati che vede le famiglie italiane impegnate a tirare la cinghia per risparmiare il più possibile.

Quanto costa la luce rossa dello stand-by
Hai idea di quanto costa in bolletta la lucina rossa dello stand-by? – immezcla.it

Coi prezzi dell’energia ballerini degli ultimi anni, il risparmio è diventato più che mai una risorsa indispensabile. Insieme ai costi della benzina – altra spada di Damocle sospesa sui bilanci familiari – le bollette di luce e gas sono una sorta di incubo per gli italiani che si ingegnano per cercare di capire come ridurre gli sprechi.

Una delle strategie adottate – e non da oggi – da diversi cittadini del Belpaese consiste nella riduzione dei consumi, per evitare di ritrovarsi con sorprese decisamente sgradite in bolletta. Sapete, ad esempio, quanto costa la semplice lucina rossa dello stand-by perennemente accesa? Vediamo di scoprirlo insieme.

Elettrodomestici in stand-by, quanto ci costa la lucina rossa accesa

Non è facile stabilire i consumi reali, data la numerosità delle variabili da considerare. In generale, si può dire che maggiore è la potenza assorbita dall’impianto elettrico, più alti saranno i costi che dovremo sostenere. Vanno, poi, considerati altri fattori – come la classe energetica dell’apparecchio, la fascia oraria e il reale utilizzo dell’elettrodomestico.

Perché è meglio staccare ogni elettrodomestico
La lucina rossa dello stand-by accesa indica che l’elettrodomestico, anche se non usato, continua a consumare energia – immezcla.it

Come dicevamo, però, anche quando sono inutilizzati e rimangono in stand-by, i nostri elettrodomestici continuano a “mangiare” energia. Non è semplice, tuttavia, stabilire “quanta” se ne vada. Stando al rapporto del gruppo di ricerca eERG sull’efficienza energetica negli usi finali, i consumi stand-by degli elettrodomestici – rimasti accesi anche quando non sono usati – ammontano mediamente a circa 305 kWh per ogni abitazione.

In termini percentuali, stiamo parlando dell’11% del consumo totale dell’energia elettrica di una casa. Non poco, se pensiamo che potrebbe bastarci semplicemente staccare la spina (e non è una metafora). Stereo, videoregistratori, televisori: quando sono lasciati in stand-by, questi apparecchi non smettono di consumare energia. Ad esempio, i videoregistratori in tal modo in un anno consumano fino a 100 kWh. Anche le macchinette del caffè espresso hanno un notevole consumo in modalità stand-by (fino a 60 kWh).

Insomma, staccare la spina è decisamente una buona idea. A consumare sono praticamente tutti (o quasi) i prodotti dotati di alimentatore esterno, di un telecomando o che hanno un display (o un led) sempre acceso. Ma anche quelli che caricano batterie non smettono di “mangiare” energia. In alcuni casi, i segnali di questo consumo continuo nemmeno si notano. Per sincerarsene occorre un misuratore. La ricetta per il risparmio? Spegnere tutto, come detto. O, in alternativa, acquistare prodotti con uno stand-by ridotto.

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