Se vuoi riscattare gli anni di laurea, devi prima fare attenzione ad un dettaglio: ecco la penalizzazione che potresti subire a tua insaputa.
Il riscatto della laurea rappresenta un’opportunità preziosa per i lavoratori italiani che desiderano trasformare gli anni di studio universitario in anni contributivi, utili ai fini del diritto e del calcolo delle pensioni. Questo strumento permette di colmare eventuali lacune nella propria posizione contributiva e di anticipare o incrementare l’importo della pensione futura.
Esistono due tipologie principali di riscatto della laurea: quello ordinario e quello agevolato. Il riscatto ordinario può essere applicato sia al sistema retributivo che a quello contributivo, mentre il riscatto agevolato è disponibile solo per i periodi collocati nel sistema contributivo.
Il riscatto della laurea comporta dei costi, che variano a seconda della tipologia scelta. Nel sistema contributivo, l’importo è calcolato applicando l’aliquota contributiva alla retribuzione percepita nell’anno precedente alla presentazione della domanda. Questo metodo può risultare oneroso per alcuni lavoratori. In alternativa, il riscatto agevolato prevede un costo fisso di 5.264,49 euro per ogni anno di corso di laurea, offrendo un risparmio significativo, stimato intorno al 70%.
Per i periodi da riscattare nel sistema retributivo, l’importo da pagare è determinato da diversi fattori, tra cui l’età del richiedente, il periodo da riscattare, il sesso, l’anzianità contributiva e le retribuzioni percepite. L’opzione del riscatto agevolato è disponibile solo accettando il calcolo contributivo, il che può comportare penalizzazioni sull’assegno pensionistico futuro.
Riscatto laurea, attenti alla penalizzazione
Per evitare sorprese e per fare una scelta informata, è consigliabile utilizzare il servizio online dell’INPS denominato “Calcolo riscatto di laurea“. Questo strumento permette di confrontare i costi e i benefici del riscatto ordinario e di quello agevolato. Inoltre, l’INPS offre un simulatore pensionistico, “La Mia Pensione Futura Online”, che consente di stimare l’importo della pensione con e senza il riscatto della laurea, tenendo conto dei contributi maturati prima e dopo il 31 dicembre 1995.
Questo simulatore è particolarmente utile per i lavoratori con contributi versati al Fondo pensioni lavoratori dipendenti, alla gestione Separata, alla Gestione Dirigenti di aziende industriali e ad altri Fondi e gestioni amministrate dall’INPS. Il risultato della simulazione fornisce un’indicazione approssimativa dell’importo della pensione, ma è sufficiente per aiutare i lavoratori a decidere se il riscatto della laurea è una scelta vantaggiosa.
Utilizzando questi strumenti, i lavoratori possono valutare se è più conveniente optare per il riscatto ordinario o agevolato, o se è preferibile continuare a lavorare per accumulare i contributi necessari senza richiedere il riscatto. Questa decisione dipende da numerosi fattori personali e finanziari, e avere accesso a informazioni accurate e dettagliate può fare la differenza nella pianificazione del proprio futuro pensionistico.