Vietato stendere il bucato fuori il balcone: la legge é chiara, ecco quando questa semplice attività potrebbe costarti molto caro

Stendere il bucato non è sempre consentito ma non solo dal regolamento condominiale anche dalla legge, si rischiano multe salate. 

Talvolta azioni che compiamo ogni giorno hanno delle gravissime ripercussioni e ci troviamo nei pasticci senza esserne consapevoli. Per questo è giusto conoscere le nuove direttive, i dettagli e quanto previsto dalla normativa, per evitare spiacevoli inconvenienti successivi.

Bucato steso
Vietato stendere il bucato fuori al balcone cosa dice la legge – Immezcla.it

Stendere i panni in balcone, come avviene comunemente quindi verso l’esterno ovvero laddove siano visibili anche dagli altri, su quelle che sono tipicamente le strutture di connessione tra i ganci apposte verso lo spazio aggiuntivo della sporgenza di propria pertinenza, può essere oggetto di una multa fino a 800 euro.

Stendere il bucato in condominio ti costa caro: multe di 800 euro

Da oggi, prima di stendere i panni sul balcone di casa, forse è bene capire bene cosa dice la legge. Non solo ci sono apposite indicazioni nei regolamenti condominiali di cui si fa parte e quindi di cui va preso atto, ma ci sono anche delle leggi che ne fanno riferimento, la cui violazione quindi determina in risposta l’ammenda.

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Quando scatta la multa per il bucato steso in balcone (immezcla.it)

Questa situazione è valida per tutti, regolamento condominiale o meno. Quindi di base è possibile affermare che ci sono due strade che vanno seguite parallelamente, quella del condominio che impone le sue regole, ad esempio non stendere nulla all’esterno del balcone ma solo all’interno con lo stendino oppure solo in determinati orari, e quella della legge che prevede invece delle regole che sono valide sempre e non a discrezione del luogo in cui si vive.

Quando si vive in un contesto di coabitazione quindi con altri vicini è chiaro che ogni azione personale si ripercuote sull’altro e che, di conseguenza, bisogna scegliere con cura come agire per evitare di danneggiare le altre persone. Quando si parla di danni si parla anche di disturbo dell’altro. Per tale motivo la legge in materia è molto chiara, con articoli specifici, sanzioni, normative.

In generale il compito di ognuno è non arrecare disturbo all’altro e non danneggiare gli altri. Se ciò non avviene allora scatta il risarcimento del danno e a questo punto bisogna rispondere attraverso le modalità previste dalla legge. Si va dalla sanzione pecuniaria fino a 800 euro addirittura al risarcimento del danno.

Se una persona stende i propri indumenti bagnati e quell’acqua cade e finisce su quelli del vicino o nel balcone, di fatto sta danneggiando la sua libertà in modo intollerabile. Ed è qui che interviene l’articolo del codice civile 844 che predisposte la tolleranza tra i vicini reciproca ma anche la necessità di agire legalmente laddove questa non venga rispettata.

Poiché si parla di “soglia di tollerabilità” è chiaro che tutto dipende, ci sono casistiche variabili, in primo luogo c’è una valutazione del caso specifico e poi sarà il giudice a determinare come agire. L’articolo 70 del codice civile stabilisce la sanzione di 200 euro che diventano 800 per chi reitera il reato. In sostanza, niente panni sgocciolanti dai vicini o qualunque altro gesto che possa turbare la propria privacy e la propria libertà.

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