Se sei sempre debole e spossato c’è un campanello d’allarme che ti sta lanciando a gran voce il tuo corpo ma che hai sempre sottovalutato.
Comunemente, si usa il termine “fiacchezza” per indicare un temporaneo abbassamento delle energie che di solito non ha origini serie. Questo stato potrebbe essere causato, per esempio, da un mancato riposo o da un’assunzione insufficiente di nutrienti, e in tali circostanze tende a risolversi da sé.
In realtà questo è un particolare stato clinico che coinvolge i muscoli e i tessuti adiacenti. Clinicamente, si dice che un individuo è afflitto da “fiacchezza” quando i suoi muscoli non rispondono normalmente e adeguatamente agli impulsi provenienti dal cervello attraverso il sistema nervoso.
La “fiacchezza” può essere definita in due modi: generalizzata o localizzata. Nel primo caso, si tratta di una condizione che coinvolge tutto l’organismo senza una particolare parte del corpo che risulti più debole di un’altra. Nel secondo caso, invece, il malfunzionamento muscolare è circoscritto a una specifica area del corpo: per esempio, una debolezza nei muscoli che controllano i movimenti degli occhi potrebbe causare visione doppia, mentre una debolezza al braccio potrebbe comprometterne l’articolazione, e così via.
Come accennato in precedenza, questa situazione indica un problema nella trasmissione del segnale che parte dal cervello, viaggia lungo il sistema nervoso e raggiunge i muscoli. Questo problema può manifestarsi in qualsiasi punto coinvolto nel movimento muscolare, quindi a livello del cervello, del midollo spinale, dei nervi periferici, dei muscoli o delle connessioni tra nervi e muscoli.
Le cause della “fiacchezza” localizzata sono solitamente più serie rispetto a quelle della “stanchezza” generalizzata, quindi è giustificato preoccuparsi maggiormente quando la “fiacchezza” è circoscritta piuttosto che diffusa in tutto il corpo. In particolare, le cause della “fiacchezza” localizzata possono includere Ictus, che generalmente causa una debolezza concentrata su un lato del corpo, lesioni nervose, come nel caso della sindrome del tunnel carpale, ma anche tumori che hanno compromesso il midollo spinale e che, con la loro massa, interferiscono con la corretta trasmissione dei segnali, oltre ovviamente all’ernia del disco o sclerosi multipla.
Quella generalizzata, però, può anche derivare da un lungo periodo di inattività e vita sedentaria, che porta inevitabilmente alla perdita di massa muscolare e, di conseguenza, a una minore efficienza muscolare.
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