Età pensionabile uomini e donne, cambia tutto: quando si potrà dire ‘addio’ al lavoro di una vita nel 2025

Cambia tutto in merito al tema dell’età pensionabile per uomini e donne: ecco quando si potrà lasciare il lavoro e quali saranno le novità nel 2025.

Il tema pensionistico è uno dei più importanti e discussi dal Parlamento italiano. Ogni anno ci sono diverse novità e, in attesa di scoprire quali saranno le prossime manovre del Governo, andiamo a vedere che cosa cambierà dal 2025.

Età pensionabile, cosa cambia nel 2025
Età pensionabile: cosa cambierà nel 2025 – immezcla.it

Le donne e gli uomini che vogliono accedere alla pensione di vecchiaia devono mettere in conto che, nel 2024, l’età per lasciare il mondo del lavoro è di 67 anni. Tuttavia, è importante far notare come ci sono molte forme di pensionamento anticipato che consentono ai lavoratori di terminare la loro attività e andare in pensione prima del tempo previsto. L’età e i requisiti, però, sono diversi in base ai casi. Le cose potrebbero cambiare dal 2025.

Età pensionabile: cosa cambierà nel 2025

Per il 2024 l’età pensionabile è fissata ai 67 anni per le donne e gli uomini. Ma è importante aver accumulato almeno 20 anni di contributi. Altrimenti potrebbe slittare di qualche anno. Per chi non ha pagato questi ultimi, allora l’età per andare in pensione è 71 anni per chi ne ha almeno 5 di contributi. Nel caso in cui si volesse accedere al pensionamento anticipato ordinario è possibile ricorrere a delle misure confermate o introdotte nel 2024.

Età pensionabile: cosa cambia 2025
Le novità sulle pensioni per il 2025 – immezcla.it

La legge prevede tale prestazione per tutti i lavoratori che hanno un’anzianità contributiva di 41 anni e 10 mesi per le donne e 42 anni e 10 mesi per gli uomini. Si può inoltre ottenere la pensione per i lavoratori precoci. Essa è conosciuta anche come Quota 41. È richiedibile da coloro che hanno versato 12 mesi di contributi prima dei 19 anni.

I dipendenti over 60 possono presentare domanda per l’isopensione nel caso in cui i loro datori di lavoro abbiano deciso di stipulare accordi con i sindacati per incentivare l’esodo dei lavoratori più anziani. C’è anche la pensione anticipata flessibile, nota come Quota 103. Con essa è possibile andare in pensione a 41 anni di contributi versati e 62 anni d’età nel 2024.

Alle sole lavoratrici è destinato Opzione Donna, per coloro che hanno maturato 35 anni di contributi al compimento di 61 anni, 60 anni se hanno un figlio o 59 anni con due figli. Sia le donne che gli uomini possono uscire dal mondo del lavoro con l’APE Sociale a 63 anni e 5 mesi. I contributi, in questo caso, possono variare da 28 a 31 anni.

È a parte, invece, l’APE Sociale donna. Infatti, è specifica per le lavoratrici che possono andare in pensione all’età di 63 anni e 5 mesi, ma solo se hanno pagato i contributi tra i 28 e i 36 anni. Nel 2025 l’età minima alle pensioni resta di 67 anni. Questo sia per gli uomini che per le donne. Quindi, ciò non cambierà. Lo ha stabilito il Decreto 18 luglio 2023, il cui testo è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Le cose saranno diverse per le misure di pensionamento anticipato, che vanno rinnovate ogni anno.

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