Hanno portato le lavagne e le sedie di nuovo in piazza. Dopo l’inverno e le restrizioni del Covid ecco che i docenti volontari hanno riaperto la Scuola italiano in piazza e piano piano sono arrivati gli studenti. Giovani e meno giovani, provenienti da ogni dove, hanno ripreso familiarità con le parole e con i verbi italiani. Piazza San Agostino, a Reggio Calabria, è il luogo dove ormai da anni si incontro i migranti: filippini, polacchi, siriani, ucraini. Una piazza veramente multietnica che si sta sempre più riempiendo di suoni italiani.
Qui, infatti, già dalla scorsa estate è nata questa iniziativa che ha avuto subito successo e le lezioni all’aperto sono molto frequentate ogni mercoledì e venerdì, dalle 17:30 alle 19:00, grazie anche all’autorizzazione comunale per l’utilizzo di una porzione della Piazza S. Agostino.

“Durante l’inverno – spiega Ida Triglia del coordinamento della Scuola italiano in piazza – abbiamo avuto la possibilità di continuare a fare lezione al chiuso, nei locali dei Padri Gesuiti che ci hanno offerto ospitalità. Lì in piccoli numeri e con il distanziamento abbiamo fatto lezione, salvo quando siamo stati costretti a fermarci per il Covid e i vari divieti. Adesso siamo felici di riprendere la nostra Scuola in piazza. La scuola, con nostra soddisfazione, sta crescendo e necessita di attrezzature e materiale, proprio per questo abbiamo lanciato una campagna di crowdfunding. Con una piccola donazione ci hanno sostenuto e abbiamo raccolto i soldi necessari per comprare materiale per la scuola. Fra coloro che hanno offerto un contributo, sono stati estratti tre nominativi e assegnati gli omaggi dei sostenitori: un cesto di prodotti biologici de Le Botteghe delle Terre del Sole; un voucher per un trattamento benessere di Cofanetti di Coccole; un buono di Libreria Ave-Ubik Reggio Calabria e una tessera prestito de La Biblioteca dei Ragazzi e delle Ragazze“.
“La Scuola in piazza vuole essere un punto di incontro tra le generazioni – afferma Giorgio Furfaro, del coordinamento. L’obiettivo è quello che le famiglie parlino italiano grazie anche all’aiuto dei più giovani. Qui vengono famiglie e non solo, stranieri che vivono a Reggio Calabria e che frequentano la piazza abitualmente e si ritrovano a fare lezione di italiano insieme. Abbiamo, ad oggi, formato quattro gruppi, secondo i vari livelli di apprendimento, dal livello elementare sino a quello intermedio”.
A fare da tramite tra italiani e stranieri c’è anche Mahiullah, un giovane afgano che ormai parla e scrive bene in italiano e in piazza insegnerà ad altre persone quanto appreso.